Ho pensato. Se ci metto i migliori libri sullo storytelling probabile che faccio l’acchiappa click. Se è così ci ho visto giusto e ho barato pure un po’. La scelta dei libri che hanno per argomento lo storytelling, i migliori, quelli da leggere assolutamente, quelli che proprio non puoi perdere nella tua personale bibliografia sullo storytelling, sono un fatto, tutto sommato, molto personale. Questione di gusti e affinità con testi e autori.
Oggi si parla tanto di storytelling marketing, digital storytelling, storytelling sportivo e storytelling educativo. Lo si applica in psicologia per creare narrazioni capaci di elaborare il lutto, ad esempio. Lo ritroviamo nel settore della formazione come strumento in grado di veicolare contenuti creativi e trasformare noiose lezioni in qualcosa di più stimolante. E sì anche divertente.
C’è bisogno di raccontarsi nei social media, così come nella vita privata, visto che una buona storia vale sempre la pena di essere ascoltata al bar con gli amici o in azienda davanti alla macchina del caffè. Se fa schifo, il caffè non la storia, la nostra pausa avrà avuto un senso.
E forse il segreto dello storytelling è proprio questo. Raccontiamo un brand aziendale o un prodotto per dare un senso più profondo all’esperienza di acquisto. E per farlo non possiamo che iniziare dai migliori libri sullo storytelling.
Buona lettura!
Una guida utile per conoscere il mondo dello storytelling aziendale
Contenuti del post
Iniziamo con il Manuale di Storytelling[1] di cui è coautore Andrea Fontana insieme ad altri esperti nel settore del marketing, della comunicazione aziendale, del risorse umane e del giornalismo. Un libro utile per chi ha bisogno di capire lo storytelling, le sue applicazioni pratiche e come mettere tutto questo insieme per costruite storie di impresa efficaci e coinvolgenti. Ci sono gli strumenti per raccontare una marca e quelli per narrare la comunicazione. Così come approfondimenti utili nel settore delle risorse umane.
E poi ci sono i case studies.
Articoli di Andrea Notarnicola (Corporate Consultant per Newton ) sulla video-narrazione di Costa Crociere.
Quelli di Elena Savoretti (training strategy specialist) e Silvia Florean (training strategy manager) sulle strategie di storytelling impiegate da Vodafone per aumentare il Customer Satisfaction Index (CSI).
Ho particolarmente apprezzato la parte scritta da Adriano Solidoro (ricercatore presso l’Università Milano-Bicocca) dedicata al digital storytelling e alla creazione di storie crossmediali in un’epoca in cui la comunicazione, per essere davvero efficace, non può che essere multimediale.
A chiusura di questo splendido libro sullo storytelling, un’impressionante apparato bibliografico con oltre cento rimandi a testi che spaziano dalla semiotica all’economia, passando naturalmente per la narrazione.
Una cassetta degli attrezzi e un manuale di scrittura
Si finisce che con tutta questa storia dello storytelling si perda di vista quello che ci sta dietro. I ferri del mestiere e il senso profondo dell’attività stessa dello scrivere. Piero Babudro con i contributi di specialisti nel campo della musica, del cinema e del giornalismo ci riporta con i piedi a terra nel suo Manuale di scrittura digitale creativa e consapevole. L’autore (professionista della comunicazione digitale) parte dalle basi, dall’atto stesso dello scrivere e da come si costruisce un testo efficace: che sia soddisfacente per il lettore in termini sia informativi che di scorrevolezza nella lettura. Ci da indicazioni utili per la costruzione di testi digitali e poi fa una cosa che già di per sé vale tutto il prezzo di questo manuale di scrittura. Parla alle persone. Da valore al prodotto editoriale che sia uno storytelling aziendale o un articolo di cronaca tenendo sempre ben presente la relazione tra autore e lettore. Perché non scriviamo sottovuoto e produrre contenuti […] è essenzialmente connettere le persone, le loro soggettività, le loro emozioni[2]. E questo è il più grande insegnamento che un qualunque libro sullo storytelling dovrebbe dare ai propri lettori.
Un’ultima cosa. Il testo di Babudro è anche ricco di esercizi a chiusura dei vari capitoli. Strumenti utili per testare i vostri progressi nel campo della scrittura.
Una mappa per capire le nuove narrazioni digitali
Prendete Grand Theft Auto gioco della Rockstar North (società di Edimburgo) che ha venduto nel mondo qualcosa come 90 milioni di copie. Passiamo poi ad Avatar di James Cameron che nei primi venti giorni di programmazione ha raggiunto la cifra record negli Stati Uniti di oltre 300 milioni di dollari. La serie TV Lost che nel corso di otto stagioni ha tenuto incollati allo schermo e sui canali YouTube i fan riuscendo a creare un enorme enigma collettivo a cui si cercava disperatamente di dare una risposta. Peraltro piuttosto deludente come ci racconta Frank Rose nel suo Immersi nelle storie, il mestiere di raccontare nell’era di Internet. Un libro in cui convergono esperienze di registi , copywriter, sceneggiatori e game designer, tutti accomunati dal filo conduttore dello storytelling. L’autore racconta in maniera semplice e gustosa il carattere crossmediale delle nuove narrazioni che si spostano da un media all’altro con l’obiettivo di immergere le persone sempre più profondità all’interno delle storie. Un punto di vista unico sul dietro le quinte dei maggiori successi nel campo del gaming, del cinema e della pubblicità. Alla fine della lettura sembra di essere usciti da un romanzo di Philip Kindred Dick, perché l’unica domanda possibile è sempre la stessa: che cos’è reale?
Uno dei migliori libri sull’arte dello scrivere
Potete avvicinarvi all’atto di scrivere con nervosismo, eccitazione… […] Potete avvicinarvi a quell’atto con i pugni chiusi… […]
Potete mettervici perché volete farvi sposare […]
Potete mettervici in qualsiasi modo [ma] non dovete affrontare alla leggera la pagina bianca.[3]
On Writing scritto da Stephen King e pubblicato nel 2000 resta uno dei migliori libri sullo storytelling, inteso come tecnica del raccontare, del raccontare bene creando storie capaci di catturare il lettore. E questo è valido sia per il corporate storytelling, per la narrazione multimediale, per un racconto o un romanzo. Certo le regole in gioco cambiano a seconda del contesto, del destinatario del messaggio e del canale utilizzato. Ma se non si inizia dalle basi, c’è poco da fare, il nostro storytelling non interesserà a nessuno. Partire dalla lettura di On Writing è un ottimo modo per capire quali sono i meccanismi intimi di una buona storia, come costruirla in maniera tale che sia convincente e appassionante per il nostro pubblico.
Tanto gli esempi tratti dalla letteratura mondiale e tanto i consigli pratici, dall’impiegare con parsimonia gli avverbi a quelli relativi alla fase di scrittura e revisione del testo. Nella prima scriviamo per noi stessi, nella seconda per il lettore a cui è destinata la nostra narrazione. Vi assicuro che vale la pena seguire i consigli del Re e poi come ha detto lui non è solo un manuale, piuttosto il romanzo di una vita.
Storie di cinema e non solo
Tra i libri sullo storytelling ho deciso di inserire il manuale di sceneggiatura scritto da Robert McKee nel 1997. Le storie, quelle buone, hanno tutte degli elementi in comune e quelle adattate per il cinema dagli sceneggiatori non fanno eccezione. In Story si parla di sceneggiatura, certo, ma anche di quegli elementi archetipici su cui i prodotti narrativi si fondono per avere successo. I mattoni di basi e i meccanismi drammaturgici che danno ritmo alla storia, profondità ai personaggi e alla fine risultano indimenticabili per il pubblico. Non si tratta di regole, quanto piuttosto di principi, di lavoro minuzioso, di strutture narrative universali e del rispetto nei confronti del pubblico. E poi ci sono i riferimenti cinematografici, tanti, ne troviamo a centinaia, un vero e proprio tesoro per gli appassionati cinefili e non. La scrittura di una sceneggiatura offre spunti importanti per creare un buon prodotto di storytelling, vale a dire una storia. Padroneggiarne le tecniche e i principi significa acquisire competenze in più nell’arte della narrazione. E in ultima analisi aiuta a scrivere meglio e con maggiore consapevolezza. In questa misura il libro Story è utile manuale e una lettura affascinante per tutti coloro che hanno voglia di approfondire e migliorare il proprio bagaglio di competenze nell’arte dello storytelling. E per tutti quelli che si avvicinano alla scrittura pensando che il talento sia roba innata e che senza di esso si possa combinare poco o nulla, ecco a voi una frase su cui riflettere: il talento senza mestiere è come il carburante senza motore. Brucia molto, ma non combina niente.[4]
Note

Giovanni Savelli
Storytelling Crossmediale
Due anni passati alla Scuola Holden di Torino a frequentare il corso Scrivere: con Marco Missiroli e Davide Longo. Un corso online sempre alla Holden con Lorenza Ghinelli. I viaggi in Asia per conoscere un pezzo di mondo e le persone che lo abitano. Un decennio e più a seguire la mia passione che è anche il mio lavoro: la scrittura. Infine il progetto TheCrossMedia nato da un’idea mia e di Alessio per creare contenuti digitali di qualità.